grammatica per tutti
I
segni di punteggiatura, o di interpunzione, di uso comune sono i seguenti:
Punto
Indica
una forte pausa e si colloca alla fine del periodo.
Punto e virgola
Indica
una pausa meno intensa del punto e separa tra loro due o più elementi ben
distinti di un periodo; talvolta può essere sostituito dal punto: ero circondato; non c’era via di scampo.
Virgola
Indica
una breve pausa tra due parole e proposizioni e viene comunemente usata anche
per:
dividere
i termini di una numerazione (elenco): Massimo,
Marco, Piera e Antonio sono d’accordo.
isolare
un vocativo: Perché, Gianni, non
rispondi?
isolare
apposizioni, incisi: Roma, capitale
d’Italia, è nel Lazio.
Punto interrogativo
Indica:
domanda
diretta: dove vai?
Dubbio,
meraviglia, sorpresa, esortazione: Ma
stai dicendo sul serio?, Perché non vieni anche tu?
Punto esclamativo
Indica
emozioni, sentimenti di sorpresa, meraviglia, sdegno, gioia, dolore, ironia,
ecc..
Sottolinea
uno stato d’animo.
Due punti
Introducono:
un
discorso diretto: Rino disse: “hai
ragione tu”.
Una
elencazione, una spiegazione: Scrivi la
nota: una penna, due matite, un quaderno.
Puntini di sospensione
Sono
generalmente tre e indicano una sospensione dovuta a dubbio, incertezza,
confusione, agitazione, gioia, ironia, ecc., o che la frase è sospesa, incompleta,
perché non la si vuole o non si può completare.
Virgolette
Racchiudono
discorsi diretti, citazioni, titoli, parole e frasi messi in particolare
rilievo: Ho letto la poesia di Leopardi
intitolata “Il passero solitario”.
Lineetta
Segnala:
nel
corso di un dialogo, il distacco tra le varie battute
- L’hai
visto? – domandò il capo.
- No,
non lo vedo da sabato scorso, - rispose subito Rudy.
Un
inciso: ho agito – come vedi – in buona
fede.
Trattino
Serve:
per
unire due parole: il treno Roma-Milano.
per
dividere in sillabe, specie per andare a capo: stra-no.
Nessun commento:
Posta un commento