grammatica per tutti
L’articolo, dal latino articulus (piccola articolazione) è
quella parola che precede il nome e che ne indica il genere e il numero.
L’articolo è perciò l’indicatore delle parole, l’etichetta delle parole.
Da solo non ha alcun
senso, ma messo davanti a qualunque parola la trasforma
in sostantivo.
L’articolo si distingue in:
determinativo:
se indica esseri o cose presi in senso determinato, cioè ben distinti dagli
altri o ben noti:
il libro di storia
(proprio quel libro, non “un libro di storia”, uno tra i tanti)
indeterminativo:
se indica genericamente esseri o cose in senso indeterminato o non conosciuto: un libro di storia
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Mentre l’articolo
determinativo ha il plurale, l’articolo indeterminativo non ha il plurale
e ricorre per questo all’articolo partitivo:
un cane diventa al plurale dei cani.
Si
tenga presente che in origine l’articolo indeterminativo era il numerale uno
(uno solo) e ciò spiega la mancanza del plurale
Come si usano gli
articoli?
Il e
i: davanti a parole comincianti per
consonante: il cane, i libri.
Lo
e gli: davanti a parole comincianti
per vocale o per s impura (s + consonante), x, z, gn, pn, ps(davanti a vocale
lo si elide in l’): l’anno, gli anni, lo specchio, gli xilofoni, lo zio, gli
psicanalisti.
La
e le: davanti a parole comincianti
per vocale o consonante (davanti a vocale la si elide in l’): l’alba, la tenda,
le energie, le finestre
Un:
davanti a parole comincianti per consonante e per vocale: un gatto, un albero.
Uno:
davanti a parole comincianti per s impura (s+ consonante), x, z, gn, pn, ps:
uno scudo, uno zio, uno psicologo.
Una:
davanti a parole comincianti per consonante o vocale (davanti a queste ultime
generalmente si elide in un’): una sedia, un’ora, un’ipotesi o una ipotesi.
Attenzione
a non confondere un insegnante (maschile) con un’insegnante (femminile)
ARTICOLO, QUANDO SI USA
Dammi il libro
Il cane è un carnivoro
Vieni a Bologna il
sabato
Nel
primo esempio il vuol dire “quel”, nel secondo ha il significato di “tutti”,
nel terzo vuol dire “ogni, ciascuno”.
L’articolo
determinativo era in origine il dimostrativo latino illud (quello), di cui ha mantenuto gran parte del significato
(dammi il libro = dammi quel libro).
E’
però usato anche in senso generico col significato di tutti per indicare una
specie, un’intera categoria (il cane è un carnivoro = tutti i cani sono
carnivori), o col valore distributivo (viene a
OSSERVAZIONI
L’articolo determinativo (il, lo, la, i,
gli, le), si usa:
Con
soprannomi: il Barbarossa.
Con
i cognomi di personaggi famosi: il Manzoni, il Petrarca, la Deledda (al
femminile e al plurale con tutti i cognomi: la Rossi, i Lenzi).
Con
i nomi geografici.
L’articolo
determinativo non si usa:
Con
i nomi propri di persona: Mario (no il Mario) è malato.
Con
i nomi di città e isole: Roma è eterna (non la Roma), Malta è nel Mediterraneo
(e non la Malta è nel mediterraneo). Attenzione ad alcuni nomi di città che non
seguono tale regola (il Cairo, La Mecca, L’aquila, La Spezia, ecc.). Se però il
nome è accompagnato da un aggettivo o da una specificazione o non indica una
persona o una città, allora richiede l’articolo (la Roma dei papi, la Roma =
squadra di calcio).
Per
dare rapidità e concisione al discorso: notte e giorno, prendi carta e penna
(non prendi la carta e la penna).
Nelle
esclamazioni, nelle invocazioni e nelle indicazioni: Forza, ragazzi!
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